Ciao! Benvenuto nel sito di Unali Infissi.
Se sei finito qui è perchè anche tu stavi pensando di cambiare gli infissi di casa, ma sei indeciso se scegliere degli infissi in alluminio, in legno o in PVC.
Hai cercato quindi un po’ in rete e hai notato che gli infissi in PVC sono quelli che vanno per la maggiore; così, quando ormai ti eri convinto ad acquistarli, ti sei imbattuto in qualche articolo che dichiarava TOSSICO il PVC e ti sei bloccato.
Non preoccuparti, per fortuna ci siamo noi a fare chiarezza!
Continua a leggere per scoprire tutto sul PVC.
Il cloruro di polivinile, noto anche come polivinilcloruro o con la corrispondente sigla PVC, è il polimero del cloruro di vinile, un gas incolore dall’odore leggermente dolciastro, contenuto nel fumo di sigaretta e di sigaro, utilizzato principalmente per produrre il PVC.
Il PVC è una delle materie plastiche più utilizzate al mondo, ed i suoi utilizzi sono innumerevoli: può essere infatti modellato per stampaggio a caldo nelle forme desiderate, oppure ridotto a liquido per la spalmatura di tessuti, superfici, rubinetti, vasche e fibre tessili artificiali.
Le applicazioni più rilevanti sono la produzione di tubi per edilizia (come grondaie e tubi per acqua potabile), cavi elettrici, profili per finestre, pavimenti vinilici, pellicola rigida e plastificata ecc.
Il PVC viene utilizzato anche per produrre le bottiglie usate per l’acqua minerale ed i mitici dischi in vinile.
Il PVC è un materiale molto resistente alla degradazione, che non necessita di manutenzione, a differenza del legno.
Ha un punto di fusione molto basso (come tutte le plastiche) e quindi non alimenta la combustione come ad esempio il legno
Sebbene sia una plastica riciclabile, che non contiene metalli pesanti o additivi tossici, il PVC viene recuperato solo parzialmente per via degli alti costi di trattamento.
I prodotti in PVC possono contenere residui di cloruro di vinile e liberarli nell’aria.
Tuttavia, risulta innocua la quantità di cloruro di vinile liberata da giocattoli, interni di automobili, utensili da cucina, infissi ecc in quanto inferiori a 0,05 parti per milione.
Nel 2012, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (International Agency for Cancer Research, IARC) ha pubblicato un volume in cui sono state raccolte tutte le informazioni disponibili sul legame tra l’esposizione al cloruro di vinile e il cancro.
Analizzando l’incidenza dei tumori nei lavoratori esposti al gas, si è visto che il cloruro di vinile può provocare due forme di tumore del fegato: il carcinoma epatocellulare e l’angiosarcoma epatico. Non ci sono invece prove certe che il cloruro di vinile possa provocare altri tipi di tumori, incluso quello del polmone.
Solamente l’assunzione di acqua contaminata rappresenta una potenziale fonte di esposizione al cloruro di vinile, tramite la contaminazione derivante dal passaggio dell’acqua all’interno di tubature in PVC di qualità non certificata; e non quindi la semplice inalazione dai residui di utensili, infissi o giocattoli in PVC.
Inoltre, il materiale utilizzato per infissi e serramenti non è il PVC tradizionale, ma l’U-PVC (dall’inglese “unplasticized polyvinyl chloride”), che non contiene ftalati e plastificanti, di conseguenza assolutamente innocuo e affidabile.
Fonti